L'obiettivo è di parlare al pubblico di farmaci equivalenti in modo differenziante
Teva Italia avvia un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione in farmacia sull’importanza dei farmaci equivalenti. Nel nostro Paese la cultura sugli equivalenti è ancora scarsa: eppure il tema è quanto mai importante dal momento che il loro sottoutilizzo aumenta la spesa a carico dei cittadini, riduce la compliance e peggiora gli esiti di salute nei pazienti cronici. Negli anni l’informazione non è mancata ma, alla luce del fatto che alla base di quest'anomalia tutta italiana c'è una combinazione di pregiudizi difficili da superare, la corretta informazione è l’unico strumento efficace per indurre un cambio di rotta.
A tal fine, Teva Italia quest’anno torna a parlare di farmaci equivalenti con una campagna di comunicazione veicolata anche in farmacia, con l’obiettivo di parlare al pubblico di farmaci equivalenti in modo differenziante, così da scalfire i preconcetti che le persone hanno ancora nei confronti di questa tematica. La volontà è sempre quella di fornire un’informazione autorevole e certificata che dia rassicurazioni sulla qualità e sulla provenienza del prodotto, conferme sulla serietà delle aziende produttrici e, soprattutto, spiegazioni dettagliate, utilizzando però un linguaggio semplice e diretto, di facile comprensione per tutti. Il claim di riferimento per la campagna, “Farmaci equivalenti Teva. Fatti bene, fatti pensando a te”, vuole proprio trasmettere sicurezza e vicinanza alle persone. Il messaggio principale vuole rassicurare sul fatto che Teva Italia si impegna per aiutare le persone a sentirsi meglio ogni giorno e lo dimostra producendo farmaci di alta qualità. Al centro dell’attenzione dell’azienda, dunque, c’è la salute e il benessere delle persone che ogni giorno assumono i suoi farmaci.
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”
La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni
Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati
La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni
Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati
Il trattamento con ofatumumab fino a sei anni continua a essere ben tollerato con risultati di sicurezza coerenti, a sostegno del profilo beneficio-rischio favorevole di ofatumumab nella SMR
Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Minelli: "La parola chiave è moderazione"
La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti
Commenti